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Ho acquistato una radio lpd-pmr nuova, così ora ne avanza una! Come resistere alla curiosità di guardarla dentro.

Secondo me questo apparecchio ha delle ottime caratteristiche costruttive ed ha anche una discreta resa, quello che lascia molto a desiderare è l'antenna.
Come d'altronde per i modelli concorrenti, la caratteristica di essere Low Power Device, non obbliga ad ingombranti antenne, quello che per legge può dare lo da egregiamente.

Il guscio posteriore dell'apparecchio si può facilmente rimuovere svitando 4 viti a croce, prestare attenzione perchè sono di lunghezze diverse a seconda del punto da chiudere; fate in modo di riavvitarle correttamente quando rimontate.

Per raggiungere le viti in basso bisogna rimuovere lo sportello delle batterie e, se ci sono, le batterie.
Sinistra e destra, d'ora in avanti, saranno riferite alla radio vista da dietro, visto che è da dietro che si dovrà lavorare.
Si può osservare subito il foro passante della vite di fissaggio dell'antenna; è un particolare molto importante perchè il foro va mantenuto durante la modifica in quanto è uno dei quattro di chiusura del guscio.
Guardando un poco più a sinistra si possono vedere i due pin che ospitano il ponticello per la riduzione della potenza (rimuovendolo aumenta ma diventa fuorilegge).
A destra la sezione di accordo della parte di trasmissione; fare attenzione maneggiandola a non deformare le piccole bobine, influirebbe molto sulle tarature di onde stazionarie e frequenze spurie, nonchè sulla potenza di uscita.
Con un leggero sforzo e ruotando lievemente a "carica d'orologio" l'antenna, la sfilerete dalla sede sul guscio.
Trovandomi tra le mani l'antennino, apro una piccola parentesi,... anzi ...meglio, apro l'antennino!
Ecco quà, ....un codino di maiale!
Brutta ma comoda per le dimensioni, quindi la conserverò per attaccargli successivamente un connettore che mi permetta comunque di ri applicarla sulla radio, anche perchè mi piacerebbe un giorno verificarne il campo con uno strumento.
Una piccola nota: non è che rimettendo con un connettore l'antenna originale si ritorna nella legalità, sarebbe comodo, la legge vieta qualsiasi modifica e soprattutto Lpd con antenne removibili perdono l'omologazione delle poste e telecomunicazioni.

Normalmente le antenne reperibili in commercio per questi apparecchi montano un connettore femmina SMA, se non avete esigenze particolari (io ne ho) montate sull'apparecchio un connettore maschio SMA, che si adatta anche meglio alla chiusura del guscio ma crea problemi di adattamento al foro esistente.
Questo è il tipo di connettore che utilizzerò io: BNC 50 ohm da pannello a saldare, dal costo di 0,50 euro in un negozio di componenti elettronici.
Occorre solamente la parte centrale, si possono quindi rimuovere sia il dado di fissaggio che la connessione di massa.
Il diametro del connettore è leggermente inferiore a quello dell'antenna, essendo un punto di sforzo consiglio il bloccaggio una volta finito il lavoro con un goccio di resina o colla epossidica.
Guardate in foto come andrà posizionato il BNC per eseguire il lavoro di saldatura sulla parte ramata del circuito che stava a contatto con l'antennino.
Come dicevo all'inizio, si può notare che il polo centrale del connettore impedirebbe la chiusura del guscio, per cui sarà necessario accorciarlo ed eseguire una saldatura ad hoc.
Per tagliare il terminale si può usare un tronchesino e successivamente rifinire con una limetta; se riuscite, con una pinza da elettronica, schiacciate leggermente il terminale per favorire la chiusura finale dell'apparecchio e anche una maggior superficie di appoggio sulla piastra ramata.
Usate un saldatore a stagno di potenza non superiore ai 40w e aiutatevi come meglo credete con qualcosa che tenga posizionato il tutto per il tempo necessario alla saldatura.
Nella foto potete notare anche la resina che ho messo sia internamente che esternamente il guscio plastico.
Praticamente il lavoro è finito quì, se avete fatto la saldatura a regola d'arte non avrete difficoltà nel richiudere l'apparecchio.
La connessione di massa non è necessaria.
Ricordate anche di non utilizzare mai la radio senza antenna o carico fittizio a 50ohm, danneggereste abbastanza rapidamente l'apparecchio.

IL RECUPERO DELL'ANTENNINA

Come dicevo all'inizio, l'antenna originale ha sicuramente un vantaggio che è quello delle ridotte dimensioni, sarebbe quindi un peccato perderla così.
Userò un BNC maschio 52 ohm per ripristinare una connessione tra l'antennino e la radio modificata, inoltre occorre un pezzetto di cavo che ho recuperato dal centrale di un rg58. L'altro oggetto dorato è il puntalino centrale del Bnc che andrà saldato ad un capo dello spezzone di cavo.
La prima operazione da compiere è quella di smontare l'antenna sfilandola dal cappuccio.
Poi bisogna rimuovere il pezzettino forato che vedete sporgere dalla parte nera e che serviva al fissaggio in precedenza.
E' un'operazione delicata perchè rischiate di deformare la spirale spaziata della bobina di antenna disaccordandola.
Rifinire il taglio con un colpo di limetta e al centro creare con un punteruolo un leggero invito al foro da 1,5mm che andremo a praticare e che servirà per la saldatura dell'altro capo del cavo.
Anche in questo caso la saldatura è abbastanza difficoltosa anche perchè le parti sono tutte metalliche e si surriscaldano immediatamente, così mi sono aiutato con la mitica "terza mano" che per il costo irrisorio (5euri) consiglio di acquistare.
Prima di procedere alla saldatura del puntalino cercate di prendere la misura del cavetto con tagli successivi di riduzione e provando ogni volta ad inserirlo nel BNC; la misura deve essere leggermente sforzata per impedire al puntalino di ritornare indietro quando lo si infila nel connettore della radio.
La parte di ottone su cui è saldata la spirale deve penetrare all'interno del BNC per circa 2:3 mm, perchè una volta che ricoprirete la spirale con il suo cappuccio occorre sfruttare per i primi 2 giri la filettatura interna al BNC fino al primo scalino sul cappuccio nero.
Anche questo lavoro è finito, ricordate che ora la radio sarà anche più fragile nella parte dell'antenna e soprattutto che in Italia non sono ammesse modifiche sugli apparati radio omologati.
Se eseguite questo lavoro su altri tipi di radio magari alla fine mandatemi della documentazione che sarò felice di aggiungere a questa sezione del sito.

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