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Non occorrono doti particolari per realizzare questa semplice ma efficace antenna, solo una buona manualità e precisione. Il costo della realizzazione non supera i 15 euro.

Disclaimer:
L'articolo è puramente didattico e non vuole in alcun modo suggerire modifiche ad apparati disciplinati da legislazione; è stato da me realizzato riferendomi ad articoli pubblicati in rete, e gli apparecchi successivamente destinati ad uso di laboratorio.
Non mi ritengo in nessun modo responsabile per l'utilizzo di questo articolo in modalità differente da quella per cui è stato scritto. Comincio con il dire che la J-Pole è un'antenna di tipo omnidirezionale. E' un progetto molto versatile infatti viene utilizzato, in dimensioni diverse, un po' per tutte le frequenze amatoriali.
Anche lievi variazioni delle misure inducono problemi quali onde stazionarie e quindi perdite di potenza del vostro apparecchio; se avete un rosmetro o avete la possibilità di farvelo prestare sarebbe una buona cosa testarne le swr durante il primo utilizzo. Per una regolazione fine di queste ultime provo ad implementare una modifica trovata su un altro progetto ma che sembra valida.
Ultima cosa: se il vostro apparecchio non ha un'antenna smontabile, e non dovrebbe averla altrimenti sarebbe fuorilegge in Italia, dovete modificare anche l'apparecchio.
Esistono in rete moltissime risorse su questo ed altri tipi di antenne adatti alla frequenza in questione che non mi dilungherò sulle teorie (che mi sono costate ore di traduzione e studio) ma descriverò solo la parte costruttiva, che penso desti la curiosità della maggior parte di voi.
Ah! Dimenticavo... per i test modificherò la mia Lafayette Star, quindi parliamo di una frequenza di 433 Mhz in FM.
Con la frequenza di 433Mhz si ottengono le seguenti dimensioni:
A - Sezione lunga= 497 mm
B - Sezione corta= 165 mm
C - Punto feed= 15 mm
D - Spaziatura= 15 mm
E ora quache foto del materiale occorrente.
Quello che vi occorre per la strutturaPraticamente veramente poco, 2 pezzi di tubo di rame da 12mm, 2 raccordi a T, un saldatore a fiamma per modellismo e del filo di stagno.
Per tagliare il tubo potete usare un tagliatubo da idraulica, inoltre, per rifinire i tagli e pulire le zone da saldare, procurarsi una limetta fine a semitondo e della carta abrasiva fine.
Usando il saldatore a fiamma, il calore generato nei dintorni è notevole, fate attenzione se lavorate in casa! E' meglio premunirsi di un guanto da forno per maneggiare le parti, nonchè di una piccola morsa per aiutarsi durante le saldature. Procedete tagliando i tubi A e B nelle misure ricavate dal calcolatore e abbondando di circa 2:3 cm per un taglio di taratura.
Per poter raggiungere la distanza D accostando i tubi è necessario accorciare entrambe le "gambe" delle T di circa 5mm. In mancanza di idee.. io l'ho fatto con un seghetto.
I pezzi prima della saldaturaNon gettate l'anellino che rimane dal taglio, servirà successivamente.
Bisogna anche tagliare un pezzetto di circa 3cm di tubo che servirà a raccordare i due elementi A e B.
E' da notare inoltre che a una delle tue T ho anche rimosso uno dei tre raccordi, in quanto non opportuno per il disegno costruttivo. Porterebbe fuori misura il radiante B.
Prima di saldare pulite bene le parti che andranno a contatto; vi accorgerete che scaldando con il saldatore a fiamma, tutta la parte diventera rovente permettendo allo stagno di penetrare le giunzioni e distribuirsi dove avre disossidato con la carta.
Tagliando il tubo si creeranno anche delle bave sui bordi che è meglio rimuovere per facilitare la penetrazione dei giunti.Prima operazione di saldatura
Saldate prima il ogni elemento sul suo raccordo e lasciate raffreddare senza ricorrere all'acqua,... riposate...
Se tutto si è raffreddato e ci consente di manipolarlo senza scottarsi accostate A e B tramite il tubicino di raccordo che rimarrà in parti uguali all'interno delle due parti, dando solidità alla giunzione.
Con un calibro posizionate alla distanza D, per tutta la loro lunghezza, i due elementi e bloccarli in quella posizione; procedete con la saldatura.
Non è necessario abbondare con lo stagno, giusto quello che viene "risucchiato" nelle giunzioni.
Lasciare nuovamente raffreddare senza deformare la struttura.
Per avere un'idea se la saldatura è venuta bene, osservando all'interno del tubo le giunzioni dovreste vedere lo stagno che è penetrato tutto intorno al bordo del tubo.
I miei risultati li potete vedere nelle foto accanto.
Si nota sull'elemento lungo l'anellino per fissare e successivamente regolare il polo centrale del cavo. La calza viene fissata alla vite sull'elemento corto alla stessa distanza dell'altro polo (Feed).
Entrambi gli elementi sono stati esteticamente rifiniti con della guaina termorestringente.
Parte centrale con balunPer il disaccoppiamento ho usato un Balun 4:1, realizzabile avvolgendo in aria 4 spire di cavo RG58 (o RG8). Il diametro dell'avvolgimento deve essere di 125mm.
L'antenna necessita di un collegamento "ground" e deve proseguire con un pezzo da circa 50 cm di rame che servirà all'ancoraggio; alla fine di questo ho saldato l'elemento in ottone dei mammuth a cui collegare un cavo con puntazza per uso campale.
Ho aggiunto una finezza. Per regolare meglio l'accordatura dell'antenna, all'interno dell'elemento corto ho inserito un pezzetto di ottone filettato con una vite che modifica la lunghezza dell'elemento finemente

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