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Il gioco del vento e della sabbia (Francia agosto 2004)
Primo pensiero: "....certo che se solo una delle immagini, viste in internet o altrove, avesse saputo realmente trasmettere quello che è realmente il paesaggio, sarebbe stato un capolavoro...

Denominata Dune Du Pylat, è situata nella parte sudoccidentale della Francia, 40Km a ovest di Bordeaux, nella regione dell'Aquitaine, dove il golfo di Guascogna raccorda la Francia con la Spagna basca. E' alta 105mt, lunga 2700mt e larga 500mt e la sua formazione risale al quaternario.
E questo per quanto riguarda il tributo alla geografia, necessario a conoscere la locazione.
Più complicato diventa descrivere lo spettacolo che l'oceano ha creato. Basti pensare che la Francia lo ha eletto "più bel sito nazionale".
Non so cosa succeda nelle estati migliori, ma ho visto quello che accade quando l'anticiclone delle Azzorre non riesce a tenere lontano le perturbazioni. Qui tutto è ciclico; con un'alternanza abbastanza precisa di tre giorni bello e brutto tempo caratterizzano questo luogo. I temporali sono sempre abbastanza violenti e si annunciano scurendo una zona del mare all'orizzonte ed entrando quasi sempre da ovest.
La duna si sveglia all'attimo stesso del sorgere del sole che durante le prime ore della mattinata le batte sulla schiena, lasciata senza riparo dall'interminabile pianura dell'Aquitaine. A quest'ora la vista verso il mare da quasi l'impressione di un paesaggio lagunare, tanta è l'escursione delle maree, e rimane scoperta una delle principali risorse locali, ...la coltivazione delle ostriche!
E' l'ora più bella per alzarsi e fare colazione guardando il mare che avanza lentamente, mentre il vento incomincia il suo quotidiano ciclo.
Qui il padrone di casa è l'oceano ed è lui a donare l'attesissima brezza che verso le undici incomincia ad agitare sensibilmente la manichetta segnalando che è ora di prepararsi.
Finalmente, nelle primissime ore del pomeriggio, la manichetta incomincia a correre parallela al pendio; la sabbia viene soffiata verso l'alto della duna e anche chi, come me, non è proprio pratico nel controllo della vela.
Ormai tutti hanno abbandonato i bordi della pineta che riparavano dal sole materiali e volatori, per andare ad occupare un posto nell'ormai affollato cielo della duna.

E' il momento giusto per wingover radenti alla sabbia e per controlli di vela a terra in tutte le posizioni, arpeggiando i cordini con sapiente maestria per creare con il vento un gioco di equilibrio magico.Sergio
Finalmente ciò che non si osa normalmente per prudenza viene sviscerato perchè si è certi che la sabbia ce la metterà tutta a perdonare gli sbagli. Le pause sono solo quelle necessarie a svuotare i cassoni dalla sabbia o quelle rare che il vento si prende, posando gentilmente tutti a terra. Chi si fa sorprendere nelle parti più basse della duna deve affrontare impegnative scarpinate per riguadagnare la cima, ma fa parte dei tributi da pagare all'inesperienza. Qui non ci sono competizioni, non c'è l'emergenza, non ci sono strumenti, non c'è un abbigliamento di volo, c'è a malapena una scarna selletta e molte vele che altrove neanche volerebbero e sei a piedi nudi..... è difficile provare la sensazione di essere più o meno bravi degli altri quando sei così immerso in un gioco molto privato tra te, la sabbia, il sole e il vento.Verso sera, quando il vento perde la sua forza e il sole si abbassa sull'orizzonte, il mare ritorna protagonista inghiottendo lentamente il sole e assumendone la colorazione rossastra; è difficile non tentare di catturare questo momento con abbondanti scatti, ma penso che spettacolo che stanno vedendo il passeggero e il pilota del biposto a motore che immancabilmente a quest'ora decollano per il momento topico.
E' l'ora di cena. Anche se la zona non è tipicamente "low-cost", un robusto antipasto di ostriche o calamari annegati obbligatoriamente nel bordeaux, rendono buona qualsiasi cosa mangi dopo ...panini compresi e costano veramente poco. L'ebrezza del vino fa venire ancora voglia di ammirare al chiaro di luna quell'enorme montagna di sabbia con il mare davanti, senza il protagonista principale, quello che stanotte ti sognerai, ....come in una danza, ....per tornarci ancora, ....prima o poi.

Ultimo pensiero: "...può essere tutto o niente, in fondo è solo una montagna di sabbia, con il mare accanto e tanto vento, ma sarebbe triste averle rubato solo questo."

Hanno vissuto con me quest'esperienza: Gabriella, Cosimo, Enzo, Fabrizio, Marco Irish, Sergio, J.Claude.
Un capitolo a parte va dedicato a Cosimo che, essendo impossibilitato (aveva il certificato), passava la giornata con i locali informandosi sulla meteo per il giorno successivo, mentre la notte vagava nei vicoli di S.Sebastian alla ricerca di monumenti storici! "Ci torneremo"...dice.